giovedì 26 giugno 2014

SALVADOR DALI'



SALVADOR DALI': LA PERSISTENZA DELLA MEMORIA

La persistenza della memoria è un dipinto a olio su tela ed è conservato nel Museum of Modern Art di New York.
È uno dei quadri più famosi di Salvador Dalì, nel quale l’invenzione degli «orologi molli» diventa una chiave della sua pittura. Il tempo meccanico, misurabile con gli orologi, è messo in crisi dalla memoria umana, che del tempo ha una percezione ben diversa.
La cosa che più colpisce l'osservatore guardando quest'opera è l'impianto composito fortemente asimmetrico. Gli elementi del quadro, infatti, sono distribuiti in maniera disorganica nello spazio aperto, e si trovano adagiati su di un paesaggio che l'artista decide di ritrarre dall'alto. La luce, come si può notare, è frontale e genera ombre profonde sulla superficie degli oggetti. I colori, infine, sono accostati in maniera bizzarra nello schema compositivo dell'opera: notiamo, infatti, la presenza di colori sia caldi, che freddi, che scuri.

ENRICO GAMBA


UN'OPERA POCO CONOSCIUTA, È IL RITRATTO DELLA FAMIGLIA DI VINCENZO VELA EFFETTUATA DA ENRICO GAMBA EN PLEIN AIR.
È UN'OMAGGIO DI GAMBA AL CARO AMICO VELA, LA VEGETAZIONE E LE ATMOSFERE SONO ASSOLUTAMENTE VERISTE E I COLORI SONO DENSI E SMAGLIANTI.

sabato 14 giugno 2014

ANTONIO CANOVA

È li, fermo, dopo la lotta, sa di aver vinto e ne è orgoglioso, i muscoli sono rilassati, la mano possente e vigorosa regge il bastone della vittoria....ma lo sguardo, si, quello sguardo pensieroso ci  invita a riflettere... perché ? Non ha forse vinto una battaglia? in realtà, c'è qualcosa di più profondo: Teseo è scosso da un sentimento di pietà nei confronti del minotauro sconfitto....
Teseo e il minotauro, dunque, è l'opera in questione...
Parliamo di Canova, il bel Anton Canova....un veneziano che si cimenta a soli 22 anni a scoprire la città eterna: ROMA caput mundi, ed è qui, che approfondisce le teorie che diventeranno strumento di vita, teorie cardini del suo operato: le teorie di WINCKELMANN 
Ma cosa avranno di cosi speciale queste teorie?
L'arte di Canova le assimila come una spugna per poi strizzarla sul marmo e creare CAPOLAVORI.
Parliamo di "nobile semplicità" di "quieta grandezza" di "grazia". L'opera d'arte deve rispecchiare il canone del bello, sono bandite le torsioni barocche, gli elementi eccessivi e i superflui panneggi per dar vita ad opere grandiose.
Le sculture di Canova sono Classiche, belle e vigorose.... riusciamo a vedere la VERA carne, non semplice marmo: in "ERCOLE E LICA" riusciamo a vedere la forza di Ercole mentre scaglia Lica grazie alla meravigliosa torsione cosi' raffinata ( e scusate se è poco) del suo corpo... si riescono a vedere addirittura i muscoli.
E, se ci addentraiamo nei suoi vari capolavori, scoviamo infine la meraviglia delle meraviglie: AMORE E PSICHE.
L'Opera deve essere contemplata quasi silenziosamente come se potessimo disturbare i due innamorati... la sensualità ha cosi tanto " charme" che diventa contemplazione. Niente di piu' bello, nessuno e nessuna cosa puo' turbarli, niente sfocia nel volgare e nel banale, entriamo in un mondo magico, dove bellezza, grazia e sensualità sono i padroni.
Tutto racchiuso in un solo artista che, solo a sentir il nome, i nostri occhi brillano di gioia e le nostre bocche si riempiono di stupor.



venerdì 6 giugno 2014




VINCENT VAN GOGH, AUTORITRATTO

Amatissimo, discusso/indiscusso, genio......
Potremmo utilizzare parole su parole, milioni di aggettivi per descriverlo.... il suo carattere strambo e enigmatico ha contraddistinto la sua carriera che lo ha portato ad essere uno degli autori piu' famosi al mondo.
Ed è proprio la sua eccentricità che ci fa sognare... ci fa entrare nel suo mondo ad Arles immerso nei suoi scorci fantastici, nel suo mondo allucinogeno e contorto, nella sua vita.
Personaggio che ha fatto la storia, non passa di certo inosservato....come non menzionare l'amicizia con il grande Gaugain...amici/nemici.... cosi' simili perchè, si sa, gli artisti sono tutti estrosi,strambi.
La"leggenda" narra che Gaugain e Van Gogh si contendessero una prostituta...motivo di vari litigi e di una strana leggenda  su l'orecchio Vaghnoviano.
La sua vita cosi' fuori le righe lo porta alla pazzia, alle allucinazioni... Van gogh perde il senno, privo di ragione riversa la sua pazzia nella pittura: colorita,ritmica e densa... tra le ultime opere ricordiamo "Campo di corvi" che penetra nel suo animo.
Morirà a 37 anni con un colpo di pistola.. probabilmente causato da lui stesso.
Un caro detto dice: tutti i migliori sono matti... vale anche per Van Gogh?!.. ai posteri l'ardua sentenza........



martedì 3 giugno 2014


MICHELANGELO MERISI DA CARAVAGGIO: SAN GIROLAMO, 1606

E' UN'OPERA, A MIO AVVISO, CHE RACCHIUDE IL PENSIERO E L'INDOLE DEL MAESTRO: 
IL SAN GIROLAMO, RAFFIGURATO NELL'ATTO DELLA LETTURA, ASSUME UNA POSA A NOI NUOVA, UN NUOVO MODO DI DIPINGERE IL SANTO.
LA LUCE È TIPICA DEL MAESTRO: LA FIGURA SI STAGLIA IN PRIMO PIANO E SEMBRA USCIRE DALLA PENOMBRA.
UNA LUCE ABBAGLIANTE CHE EVIDENZIA OGNI TIMIDO PARTICOLARE, ACCENTUA IL CHIAROSCURO, ED ESALTA I COLORI PREDOMINANTI.

L'arte dovrebbe essere il pane quotidiano dell'economia italiana.
Se i cari politici pensassero a rivalutare il nostro patrimonio artistico sfruttando il turismo e i musei (cercando di creare qualcosa di bello e interattivo), invece che perdere tempo a creare scandali e scandali sulla loro persona, sarebbe un'italia migliore.

JAMES ENSOR

JAMES ENSOR: ENTRATA DI CRISTO A BRUXELLES, 1889, GETTY MUSEUM, LOS ANGELES


L'entrata di Cristo a Bruxelles nel 1889 (conosciuto anche semplicemente come L'entrata di Cristo a Bruxelles, in francese L'Entrée du Christ à Bruxelles) è un quadro dipinto nel 1888 James Ensor, considerato il miglior lavoro dell'artista belga nonché un precursore dell'espressionismo.

Il dipinto si trova attualmente in mostra permanente presso il Getty Center di Los Angeles. L'opera è una delle tre realizzazioni artistiche scelte da Stefan Jonsson per spiegare la storia della democrazia e del socialismo nel periodo a cavallo tra i secoli XIX e XX e come "le masse" erano percepite in questa fase storica.

ANDREA MANTEGNA

ANDREA MANTEGNA, ADORAZIONE DEI MAGI,
La tela è un esempio del tardo stile del maestro. A sinistra si trova la Sacra Famiglia (Giuseppe, Maria e Gesù bambino), mentre a destra si vedono i tre Re Magi, con i doni in mano. Le figure si trovano tutte in primo piano e si accalcano occupando tutto lo spazio pittorico, secondo un'iconografia che facilitava la comprensione del fedele e quindi l'uso devozionale.

La scena è organizzata su un ritmo pacato, con colori sobri basati sul bruno, con gli accenti del giallo e dei rossi a esaltare la cromia. Particolarmente squillante, a differenza degli altri soggetti, è il turbante rosso del mago di colore, che risalta ancora maggiormente in confronto alla pelle scura. Il suo ritratto è molto verosimile e testimonia il gusto di Mantegna per i dettagli esotici e pittoreschi.

La notevole importanza data ai costosissimi recipienti, uno in rara porcellana blu e bianca (che all'epoca proveniva solo dall'Estremo Oriente) e in pietre semidure gli altri due (diaspro e onice), rimandano al gusto legato a Isabella d'Este ed alle collezioni del suo studiolo. Essi sono infatti al centro della composizione e vi rimandano le linee di forza, come quella della mano di Gasparre chinato, che emerge dal bordo inferiore.

BOTTICELLI

BOTTICELLI: VENERE E MARTE, 1483, NATIONAL GALLERY DI LONDRA.

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Sono nuova e inesperta...Spero di migliorare....il mio blog è caratterizzato da tutto cio' che riguarda l'arte..
AMO L'ARTE, la mia passione di vita e il mio pane quotidiano... il mio studio giornaliero con la vivacità e la forza che solo essa sa dare!
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